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81 4 Agosto ’ló. «A giudicare dal bombardamento continuo, mi sembra che l’artiglieria italiana cominci la grande azione offensiva. Sembra che noi siamo destinati ad avanzare colla fanteria in caso che la nostra offensiva debba sortire risultati favorevoli. Che siamo destinati a dormire in Gorizia italiana?». 7 Agosto ’16. «Giornata davvero indimenticabile! Circa le 3 di notte ci viene l’ordine di partenza. In pochi minuti si prepara tutto e si parte verso la guerra. Finalmente! Passato Cervis si entra nella zona delle artiglierie da fortezza. È una scena indimenticabile. Dovunque batterie di grossi calibri indirizzano un fuoco infernale contro le posizioni austriache del Monte Santo. I bravi artiglieri dicono che stanotte sono stati presi il Podgora e il Sabotino con un numero ingente di prigionieri. Se ne incontra, infatti, poco più avanti, una colonna di circa 200. Un 305 mi spara così accosto che mi fa spaventare il cavallo, facendomi correre serio pericolo di precipitare in un burrone. Dopo un’ora di marcia tacciamo alt in un vallone che io chiamo diabolico. Tutta la valle è seminata di cannoni che fanno fuoco tutti insieme producendo un frastuono che mi stordisce. Alla rabbia dei cannoni da campagna si unisce la calma dominatrice dei fratelli maggiori in un accordo perfetto. Mentre con la batteria attaccata attendiamo ordini, ho l’onore di ricevere il battesimo del fuoco: quattro o cinque colpi nemici scoppiano vicinissimi a me. In seguito a questo ci mettiamo in marcia per andare ad accamparci provvisoriamente in un campo riparato dietro i grossi cannoni italiani». 8 Agosto ’16. «Stanotte ho dormito malissimo, ma mi sveglio contento. Il fragore continuo delle artiglierie, lungi dall’essermi monotono, mi dà invece una piacevole sensazione di forza e di vittoria e poi verso le otto viene l’ordine di avanzare per la batteria di manovra. Finalmente andremo in posizione, a cooperare alla nostra offensiva! Siamo completamente in mezzo alla guerra: colpi che arrivano e che partono, dappertutto, senza un momento di tregua. 6