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77 «Carissimo fratello, da territorio austriaco ed a pochi chilometri dalla linea di fuoco, mentre il cannone romba continuamente e furiosamente, t’invio i miei saluti. Oggi ci è stata consegnata la bandiera; puoi immaginare la solennità della cerimonia. Mi sono sentito commosso alle poche parole dette dal Comandante del nostro Reggimento e poi dai Comandante della nostra Brigata. Essi hanno asserito che mai cerimonia uguale è avvenuta al suono della fanfara del Reggimento e al tuono del cannone. Siamo pronti a prestar l’opera nostra; s’aspetta l’ordine di muoversi. Dovevamo partire questa mattina presto; finora nessun ordine è pervenuto. È da arguire che la nostra marcia d’avanzata procede bene. Saluti e baci *. SUSINI Galileo, Applicato del Servizio Materiale e Trazione Caporale artigliere, prima nel 20°, poi nel 40° Artiglieria da Campagna, che partecipò alla presa di Gorizia, ci ha lasciatomeglio che lettere. Ci ha lasciato il suo diario, la parte più intima del suo spirito, perchè espressa per sè solo. IO Maggio ’16. «Al momento di partire per il fronte mi propongo di registrare brevemente tutto ciò che potrà accadermi durante il periodo che starò in guerra. Sentimenti, emozioni, fatiche, pericoli, passerò tutto in rivista e sarò sincero. Starà in. me non registrare mai una viltà, un’azione cattiva. Ma ad ogni modo registrerò tutto, chè questi appunti devono servire esclusivamente per me. Saranno in seguito il più bel ricordo; da. vecchio rileggendo queste pagine, ritroverò l’anima e lo spiritodei vent’anni; voltandomi indietro, ricostruirò tutto il passato e sarò contento di non trovarvi mai un’azione disonesta».