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«Cozzi Giulio, Aspirante Ufficiale 215° Fanteria M. M.

Attaccato ripetutamente durante una violenta offensiva nemica, oppose col suo plotone strenua ed accanita resistenza, finchè, colpito in pieno da una raffica di mitragliatrici, lasciava da prode la vita sul campo». Kolovrat, 25 Ottobre ’17.

CROCETTA Umberto, Applicato del Servizio Materiale e Trazione

Ufficiale degli Alpini, di un reggimento veneto (il 6°: Battaglione Monte Baldo) fierissimo di essere alpino e «in gamba» per punire i barbari che nel fiore della giovinezza l’han strappato all’abbraccio della sposa fiorente e delle creature. È un temperamento entusiasta di guerriero, animoso e sempre allegro. «Gente allegra Dio l’aiuta» è il suo grido di guerra, tra i pidocchi, il fango e le granate.

Ancora al Deposito del 6°, a Verona, aveva assistito, con raccapriccio, allo strazio di creature inermi fatto dalle bombe di aeroplano gettate in Piazza dell’Erbe nel Novembre del ’15.

«Un enorme colpo che si propaga nell’aria come un boato, mi ha fatto sussultare. Subito dopo urli e fuga di gente in tutte le direzioni. Mai avrei potuto immaginare che un ordigno potesse portare tanta rovina. Riavutomi dall’impressione, mi son diretto dalla parte dove avevo udito lo scoppio.

Giungo alla piazza delle Erbe. Questa è una magnifica piazza antica e caratteristica ove è il mercato principale delle verdure. Ogni banco di rivendita è sormontato da un grande ombrellone bianco; nell’insieme, donano un carattere strano e artistico alla piazza. In questo centro della più quieta e innocente vita cittadina i prodi guerrieri, gli eroi, hanno fatto la loro guerra! Guerra agli inermi e ai fanciulli!

Appena son giunto sulla piazza, questa era deserta e ancora