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80 lettere d’una viaggiatrice


belle, ideali, sensuali, poetiche, brutali, che esistono, la bellezza, la corruzione, la pittura, la religione, la musica, il vizio, la virtù, la poesia, il paesaggio, tutte cose che inducono l’uomo, la donna, al tradimento. Domandate a un grande traditore come fu del suo tradimento: egli apparirà pallido, triste, contrito, pentito, ma non saprà dirvi il come, il quando ed il perchè. Domandate a una grande traditrice, perchè ha tradito: ella piangerà, singhiozzerà, si strapperà convulsamente i capelli, ma non vi dirà mai quel perchè, essa stessa non lo conosce. Quale donna, la più eletta, la più virtuosa, la più rigorosamente fedele non nutrì, almeno nella sua mente, anche per un giorno, anche pentendosene tutta la vita, la immagine del tradimento? Quale uomo, il più austero, il più rigido, il più legato ai suoi giuramenti, non sognò il tradimento, in una sera, in una notte, non fu innamorato di una visione, non tradì ogni sua promessa, anche per una visione? Giacchè, è inutile discutere, il tradimento non consiste solo nella volontà, nelle azioni, nelle opere, nei fatti, ma esiste in quanto si pensa, in quanto si sogna,