calmo e pacato, regolato per ore e per giornate, a quella febbre della creazione che dà le ali all’anima e che le dà, veramente, alla mano che scrive! In verità, nessun impegno formale mi incalzava; io potevo finire il mio romanzo, da una parte, e un libro di sogno e di poesia, dall’altro, un libro che voi leggerete stampato, o amica, in autunno e un romanzo che vi farà pensare, in inverno, io potevo finire anche dopo tre mesi, anche dopo sei mesi. Ah che i nostri fantasmi sono più vivi e più forti di noi, e come essi, appena li abbiamo estratti dalla più pura essenza della nostr’anima, come essi palpitano, si agitano, fremono, ci prendono, ci trascinano, ci travolgono! Potenza di ciò che noi abbiamo creato, di noi più potente! Euforione, apportatore di luce, nasce dalle fatidiche nozze di Faust con Elena: e l’infante diventa, subito, un fanciullo pieno di energia, ribelle, ridente, fiammeggiante: e si fa grande e s’innalza, e sparisce più bello, più felice, più trionfale di Elena e di Faust! Potenza incredibile e inaudita di queste creature del nostro spirito! Come tanti altri, che, fuggenti con voluttà la vita reale, compiono,