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nell’alma roma 45


traversata, fuggendo, da chi viene da giù, per andare in Alta Italia, denigrata nel suo clima da chi non ha denaro o libertà per scapparne via, decapitata, morta, questa terza Roma sembra, purtroppo un luogo di pena, un domicilio di coatti, un purgatorio. Un tempo, i governanti facevano qualche cosa per attirarvi gente, il venti settembre: poi, hanno pensato che qualche telegramma di sindaci, di prefetti, bastasse. Anche la commemorazione della truce morte di Re Umberto, il migliore fra gli uomini, il più buono fra i re, perchè, al ventinove luglio, dava fastidio a ministri e a deputati, nel cuore dell’estate, è stata fissata al quattordici marzo. La Città Morta? Oh divina Roma, tre volte divina, perdonerete voi, mai, a coloro che vi hanno assunto, come loro segnacolo in vessillo e che, intanto, non eran degni, misere anime afflitte da una miserabile tigna politica, non eran degni di pronunciare il vostro sacro nome, o Alma Roma? Perdonerete voi a coloro che vi hanno deturpata nella bellezza e diminuita nelle loro meschine lotte? Ma, no, voi non sapete perdonar