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Aosta, settembre...


Ed ecco, vedendo questa stazione ferroviaria di Aosta, comoda e decente donde il viaggiatore dovrà partire fra poco, regolarmente, con un onesto e preciso treno diretto, per andarsene ove egli vuole, a Torino, a Milano, a Genova, a Venezia, uno scoramento grande assale il viaggiatore: e mentre le nuvole grigie d’un malinconico pomeriggio estivo, si abbattono sull’antica città romana, mentre è già lontana, già vaga, sparente, nella memoria, l’alta valle di Courmayeur, un rimpianto si delinea nell’animo di chi compie i suoi doveri di viaggiatore ferroviario, biglietti, registrazione di bagagli, scelta del posto, compra di qualche ul-