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Ayas, luglio...
Sparve la dolce valle di Gressoney, seducente di fresca lietezza, nella bionda luce del sole, seducente di glaciale tristezza, nelle fredde brume: resta come ricordo d’intima poesia, nella memoria, che di essa si piacerà più tardi, evocandola nelle scialbe e monotone giornate cittadine. Questa che da Verrès si innalza alla montagna, lungo il corso del fragoroso, del tumultuoso Evanson, è la valle di Challant. E a che domandare a sè stessi, per narrarlo in queste fuggevolissime impressioni, come si è qui venuti?..
Colui che è stato segretamente morso al cuore dall’appassionata e ostinata curiosità del vedere