Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/36


nell’alma roma 29

e così impenetrabili! Ah essi non sono che i precursori, essi non fanno che additare la via e passare oltre, additarla ad altre anime più sensibili, più trepide di emozione, più frementi di vita interiore, più capaci di vibrare profondamente! Domani, i precursori avranno fatto tanto viaggio, più avanti, sempre più avanti, altrove, fuori di qui, lontano, fuori di qui, come è la loro divisa: ma gli apostoli avranno trovata la strada che mena alle comprensioni arcane, alle commozioni inebbrianti! Quanti precursori, in una mattina fredda d’inverno, prima di noi, a Roma, cercando l’anima di Roma: e noi, falsi snobs, ma anime anelanti di bellezza e di poesia, noi, tu ed io, Eleonora Duse, tu, Eleonora, in quel gelido mattino, nel giardino pieno di rose disfatte e di mortelle ghiacciate delle Terme Diocleziane, noi sedute sovra una pietra bianca, sole, a un sole che non ci riscaldava, tu che leggevi le parole di Federico Nietzsche e io ti ascoltava!