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lettere d’una viaggiatrice |
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Ecco le più belle voitures de maitre, gli elegantissimi equipaggi padronali, le cui qualità più alte sono la sobrietà e la correttezza, con un piccolissimo stemma nascosto nella fascia dello sportello, nascosto nella fascia che sormonta il parafango e in cui le dame che portano i più grandi nomi della Francia siedono, in toilettes oscure e semplici nella loro ricchezza; ecco, in ricchissimi equipaggi, delle cocottes più in vista, con cavalli di gran prezzo, dove queste donne siedono, per lo più sempre in due, vestite sempre di chiaro, molto spesso di bianco, con grandi cappelli piumati di bianco, con abiti coverti di sontuosi merletti, con ombrellini ricchissimi, e, sempre, le più vecchie, le più sciupate, con maggior lusso e in maggior posa; ecco, in meno ricchi equipaggi, altre donnine, meno in vista, che affettano maggior semplicità, un aspetto che si avvicina quasi e non raggiunge quello delle donne oneste; ecco i bizzarri equipaggi delle miliardarie straniere che vogliono stordire Parigi, col loro lusso, ecco i phaétons, i tonneaux, i carrozzini degli elegantissimi giovanotti; ecco le vetture de grande