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nella città del sogno 317

Ebbene, a Parigi si mangia bene, molto bene, benissimo, per tutti i prezzi. I grandi alberghi per fare la concorrenza ai grandi restaurants hanno delle sontuose tables d’hóte a cinque, sei, sette lire; al Grand Hotel, in tavolini separati, anche non appartenendo all’albergo, si ha il pranzo elegantissimo, con un buon Medoc a otto lire per persona, e vi è anche musica; sui boulevards, qua e là, di sera, si legge, a lettere di fuoco, ai primi e ài secondi piani: diner francais, cinq francs; diner de Paris, quatre francs e così, anche meno, per le borse più modeste. Oltre i famosi restaurants a grossi prezzi che, come ho detto, non sono più di dieci o dodici, ve ne sono almeno altri cinquanta eleganti, di buona reputazione, sparsi nelle vie più centrali, dove il prezzo diventa più modesto, mentre la cucina resta buona. Oltre questi cinquanta, i cui


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