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288 lettere d’una viaggiatrice

per la prima volta e che stupiscono anche chi le vede per la ventesima volta? Niente. Questa rue de la Paix, la cui reputazione deve esser vibrante persino fra i presunti abitatori del pianeta Marte, è breve, molto breve: appena appena e forse neppure lo spazio che intercede fra la nostra piazza san Ferdinando e via san Giacomo: neppure! È un tronco di strada, infine, fra la piazza Vendòme e la piazza dell’ Opera: in carrozza, si percorre in quattro o cinque minuti: a piedi è un’altra cosa, a piedi, ci vogliono almeno quattr’ore, se volete fermarvi alle vetrine dei magazzini, se non sapete sottrarvi alle attrazioni delle vetrine ed è assai difficile sottrarvi. Breve e concentrata, questa rue de la Paix: giacché essa racchiude in ogni sua bottega, a manca a a dritta, in ogni piano, sino al quinto, dei suoi grandi palazzi, quanto vi è di più bello, di più ricco, di più elegante, di più chic, per la toilette femminile: giacché essa racchiude quanto vi è di più chic per il completamento di questa toilette,, intorno a sé e nella casa: giacché anche la toilette maschile vi trionfa, sebbene meno riccamente. Pen-