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174 lettere d’una viaggiatrice

nosillabo: si turba: tace. Però, chi conosce la profondità del suo spirito, sa bene che ella porta in sé una novella ragione di vita interiore, sa che il segreto d’arte, suo, è diventato più intenso e più consolatore.

Come è bizzarro questo pubblico di Cosmopoli che qui si affolla, a ognuna di queste sei od otto rappresentazioni che la Duse dà qui! Queste signore, queste donne, queste ragazze di tutte le nazioni, questi cittadini di ogni paese, molte di esse, molti di essi, la udirono laggiù, lontano, a Pietroburgo, a Vienna, a Londra, a New-York, cinque anni fa, due anni fa: e la impressione indimenticabile non essendosi potuto cancellare, in loro, essi vengono a riprendere i frammenti delle loro estetiche sensazioni, e a rifarne un mosaico. Molti, non l’hanno udita mai e questa dimora di Nizza così simpatica, così leggiadra, così adatta a rifare l’anima e il corpo, sembra loro più attraente, poiché in qualche sera, in qualche