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160 lettere d’una viaggiatrice

viaggiatori: e, così, vi è posto per tutti. Nella via passeranno due file di carrozze e qualche pedone, poiché le carrozze vanno, andranno al passo: sul marciapiede dietro il leggiero steccato, si metterà, si mette il pubblico a gruppi, a famiglie, a coteries: e sulle tribune chi vuol pagare molto, chi è invitato, chi ha invitato della gente. Alle biciclette innumerevoli, alle numerose, irruenti e puzzolenti automobili, è impedita la circolazione nella promenade ed è tale il rispetto della legge e la buona educazione, qui, che se ne presentò una sola, di biciclette, tutt’adorna di fiori e fu naturalmente respinta e il proprietario ciclista chiese anche scusa del suo ardire. Quando la promenade è così pronta, cominciano a girarvi delle venditrici di fiori, ragazze del popolo, vestite semplicemente e lindamente, con un gran cappello di paglia adorno di nastri vivaci e rialzato, sopra un lato, da fiori freschi: girano dei fiorai, vestiti di lana bianca, con un jersey di lana bianca, anche essi con un cappellone di paglia guarnito di nastri rossi, ma senza fiori freschi, sulla nuca e sulla tempia: i mazzolini per la battaglia si vendono