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152 | lettere d’una viaggiatrice |
grazie e di tutte le loro dolcezze, voi che le conoscete!
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Così, basta che voi apriate le vostre finestre al sole che vi ha bussato, e che usciate sul verone a guardare, intorno: basta che voi, non sapendo più resistere, prendiate il cappello e scendiate nella via: basta che lasciate camminare i vostri piedi, dove vogliono, perchè la ineffabile beltà di Nizza, vi trasporti in una regione di alto e gaio incanto. Questo mare delizioso non è stato manomesso dall’uomo e mentre la Promenade des Anglais ha, come via Caracciolo, viali per pedoni, per cavalieri e per carrozze, mentre anche vi è una jetée, cioè una banchina, tutta guarnita di panchine, di panchette, di sedie, per chi voglia sedersi al sole, il mare, giù, è libero, si frange con molle tenuità sulla riva e voi potete dirgli quel che i poeti gli dissero, da Omero ad Arrigo Heine: questo mare delizioso, non è nascosto dalle case, dai palazzi, ma la città è tagliata in una