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Non cerchi, l’amico lettore, in queste lettere di una viaggiatrice, nè l’itinerario preciso, nè l’ordine cronologico. La viaggiatrice che le ha scritte, è partita tante e tante volte, in epoche diverse, per paesi diversi o per gli stessi: il viaggio è, per essa, il secondo dei due soli piaceri della sua anima, mentre il primo è il lavoro dell’arte. E per quest’anima, talvolta, vi sono stati viaggi, vi sono stati paesi, vi sono stati tempi, in cui le impressioni non sono giunte, o sono giunte attenuate, vaghe, vane: mentre, in altri momenti, in altre lontananze, in altri contatti col mondo ignoto, l’anima sensibilissima ha avuto impressioni profonde e incancellabili.

Non itinerario e non cronologia, dunque: ma una serie di visioni, in tempi più antichi o in tempi più moderni, in paesi che sono restati