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mein liebe tirol 125

così ampio nella sua sintesi vigorosa, così limpido nella sua descrizione breve e succinta, così preciso nel dirvi quel che dovete vedere e solo quello, e non altro, un libro, infine, così poetico nell’indicarvi una bellezza d’arte o una bellezza di paesaggio, con tre righe nette, vivide e matematiche! Ah se voi passate il Brennero, andando verso il Tirolo, e avete per bagaglio letterario solo il poema di Alfred de Musset, se voi rammentate solo le invocazioni di Frank, l’eroe ribelle della Coupe et les lévres, se voi cercate il Tirolo del poeta, di quel poeta, quel Tirolo di sogno, circondato di una visione di bellezza montana, fra i boschi alti e profondi, fra le balze ove salta il camoscio, fra le sorgenti cristalline che scorrono sotto le erbe morbide inchinantesi alla deriva, fra le huttes delle belle montanine e dei fieri cacciatori, voi, forse, errerete un mese a Igls, a Merano, a Toblach, a Madonna di Campiglio, a Cortina d’Ampezzo, senza riunire i brandelli del fulgido sogno tirolese di Alfred de Musset!

Ma se il vostro animo è mite e non domanda luce e consiglio che al libro rosso, stampato a