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138 | lettere autografe |
domandare di grazia a Vostre Maestà, che anzi che io venissi a discoprire queste isole e terre ferme, me le volessino a me lassare governare in suo nome reale. Pianqueli, e mi fu concesso con privilegio e assento, e con sigillo e giuramento: e mi intitolarono di Vice Re Almirante e Governatore generale del tutto, e mi assegnarono il termino sopra la isola delli Astori cento leghe, e quelle del Capo Verde, che passano di polo a polo per linea: e di questo e di tutto quello che ogni dì si discoprisse: e mi diedeno ancora potere ampio, come la scrittura parla.
Altro negozio famosissimo sta con li bracci aperti chiamando: Forestiero è stato fin adesso. Sette anni stetti io in corte di Vostre Maestà, che a quanti di questa impresa si parlava, tutti ad una voce diceano che eran ciance e pataraggie1: al presente fino li sartori e calzolari domandano di grazia a Vostre Maestà per discoprire terre. È da credere che vanno assaltando: e se Vostre Maestà gli concedono che, con molto pregiudicio della impresa e del mio onore, ricuperino cosa alcuna; bona cosa è dare a Dio il suo, e a Cesare quello gli appartiene; e questa è giusta sentenza, e di giusto Principe. Le terre che obediscono e cognoscono Vostre Maestà per suoi superiori di queste isole sono più, che tutte le altre de’ Cristiani, ricchissime, da poi che io per Divina volontà più presto, che per sapere, le ho poste sotto la sua reale e alta signoria; e poste dico in termino per
- ↑ Pataraggie, dalla voce spagnuola Patrañas, che significa Ciance. Chiacchere; nel qual senso usò quella voce anche Americo Vespucci scrivendo a Pietro Soderini nel primo de’ suoi Viaggi: E ancora che queste mie patragne non siano convenienti alle virtù vostre ecc. (p. 4, ed. fior. 1745).