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126 lettere autografe

varle fuora. Li Indii erano molti, e gionti insieme combatterono le ditte barche: in fine furono tutti morti. Mio fratello e l’altra gente tutta era in una nave che era restata nel fiume; e io solo di fuora in tanto brava costa, con forte febbre, e tanta fatica, che la speranza di scampare era già morta. Pur come meglio puotti, montai suso lo più alto della nave, chiamando con voce timorosa, e piangendo molto a pressa, li maestri della guerra di Vostra Maestà; e ancora chiamando tutti quattro li venti per soccorso: ma mai mi risposeno. Stracco mi addormentai. Gemendo, una voce molto pietosa sentii, che diceva queste parole: O stolto e tardo a credere e a servire il tuo Iddio e Iddio di tutti! Che fece egli più per Moisè e per David suo servo? Da poi che nascesti, lui avè di te sempre gran cura: quando ti vedette in età della qual fu contento, maravigliosamente fece sonare tuo nome nella terra. Le Indie, che sono parte del mondo così ricca, te le ha date per tue: tu le hai ripartite dove ti è piaciuto, e ti dette potenzia per farlo. Delli ligamenti del mare Oceano; che erano serrati con catene così forte, ti donò le chiave; e fusti ubbedito in tante terre, e dalli Cristiani ricuperasti così bona fama e onorevole. Qual cosa fece più al popolo di Israele, quando lo cavò di Egitto? nè ancora per David, che di pastore lo fece Re di Giudea? Torna a lui e cognosci lo error tuo; che sua misericordia è infinita. Tua vecchiezza non impedirà a tutte cose grande: molte eredità grandissimo sono a suo potere. Abraam passava anni cento, quando ingenerò Isaac, nè anche Sara era giovene. Tu chiami per soccorso incerto. Respondimi, chi ti ha afflitto tanto e tante volte, Dio, o il mondo? Li privilegi e promissioni che Dio dà, non gli rompe mai ad alcuno, nè mai dice dopo di aver ricevuto il servizio, che sua intenzione non