Pagina:Lettere autografe Colombo.djvu/15


degli editori xi

questa, marauigliosa et inaudita. Poi anchora per monstrarli lamore mio et seruitu in epsa si per li beneficii soi in me como per le grande uirtute: de quale e ornatissima. Quale historia se piu longa fosse: piu uolentieri l harei a tua Magnificentia dedicata. Ma siami licito excusarmi con quello dicto. Verum et Diis lacte rustici: multaeque gentes supplicant: et mola tantum salsa litant; qui non habent thura. Vale.

Viene poi la lettera del Colombo con quel medesimo titolo, che nella presente ristampa v’è premesso, e nel fine questa data si trova: Stampata in Venetia (a nome de Constantio Bayuera citadino di Bressa) per Simone de Louere. a di 7 di Mazo. 1505. cum priuilegio. E finalmente intorno al titolo, che in quella stampa la lettera porta, s’aggiunge così: Aduerte lectore a non legere Columbo Vice Re di Spagna: ma legerai solum Vice Re de le insule Indie".

Questa lettera è importantissima imperocchè, dice il Morelli: "a conoscere l’epoche della vita del Colombo, e le vicende di essa, a meglio intendere le sue teorie e opinioni cosmografiche, le pratiche di navigazione che teneva, la maniera di suo pensare in fatto di religione e di vari altri soggetti, e a più precisamente sapere ciò che risguarda l’ultimo viaggio, da lui fatto negli anni 1502 e 1503, lumi particolari e