voto, peregrinaggio: molte fiate l’uno e l’altro si erano confessati, dubitando e di ora in ora espettando la morte. Molte altre fortune si hanno viste, ma non durare tanto, nè con tanto tormento; molti di nostri, quali avevamo per più forti marinari, si perdevano di animo. E quello che più mi dava passione, era il dolore del figlio1, che io aveva con meco; e tanto più, quanto era per essere di età di anni 13; e vederlo durare tanta fatica, e passare tanta passione, e durare ancora più che nissuno di noi altri: Dio, non altri, gli dette tal fortezza di animo: lui alli altri faceva core e animo nelle opere sue: era tale, come se avesse navicato ottanta anni, mirabile cosa da credere; onde io mi rallegrava alquanto. Io era stato infermo, e molte fiate al segno di morte era aggionto: da una camera piccola, che feci fare in cima coperta della nave, comandava il viaggio. E, come ho ditto, mio fratello era nel più tristo naviglio e più pericoloso: grande dolore era il mio, e molto maggiore, per averlo menato centra sua volontà; perchè per mia disventura poco mi ha giovato vinti anni di servizio, quali io ho servito con tanta fatica e pericolo, che oggidì non abbia in Castillia una tezza, e se voglio disnare o cenare dormire, non ho, salvo la ostaria, ultimo refugio; e il più delle volte mi manca per pagar il scotto. Altra cosa ancora mi dava grande dolore, che era Don Diego mio figlio, che io lassai in Spagna tanto orfano e privo di onore e facoltà; benchè teneva per certo che Vostre
- ↑ Fernando, scrittore dell’Istoria di suo padre, racconta di essersi seco lui trovato in questo viaggio, insieme con Bartolommeo fratello di Cristoforo, nel capo 88: di lui si trovano buone notizie nel Libro della patria di Colombo a carte 106, 287, ecc.; nè di Bartolommeo mancano memorie, che ce lo facciano bene conoscere.