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di cristoforo colombo 111

Altezze Loro coll’occasione di Antonio de Torres nella risposta della partizione della terra e del mare co’ Portoghesi; e poscia verrei a quello di Coloarti1, come pure Lor dissi, e diedi in iscritto nel Monastero della Meiorada.

Le nuove dell’oro, le quali io dissi che date avrei, sono che il giorno della Natività, standomi afflitto di molto, combattuto da’ mali Cristiani, e dagl’Indiani, in termine di abbandonar tutto per campare, se avessi potuto, la vita, Nostro Signore mi consolò miracolosamente, e disse: Fa cuore, non t’abbattere, nè temere io provvedere a tutto. I sette anni del termine dell’oro non sono passati; e in ciò e nel resto darotti rimedio.

In tal giorno seppi che v’erano ottanta leghe di terra; e miniere ad ogni capo: ora si crede che ne formino una sola. Taluni raccolgono cxx. castigliani in un giorno; altri cx. e ne fu trovato sino a ccl. Tali altri da l. fino a lxx. molti da xx. fino a cinquanta; lo che si tiene per buona giornata; e molti ci continuano. Il comune è di sei a dodici, e chi ne raccoglie meno, non è contento. Onde pare che queste miniere sien come le altre, che non danno in ciaschedun giorno un prodotto eguale. Le miniere e i raccoglitori son nuovi. È opinione di tutti, che se vi andasse pure tutta Castiglia, per quanto la persona fosse neghettosa, non ribasserebbe di un castigliano, o due, al giorno. Ed ora così avviene in questi primi giorni. Egli è il vero che tengono alcuni Indiani; ma il negozio è tutto de’ Cristiani. Veda qual fu la discrezione del Bova-

  1. Così il Manoscritto. Nella copia di cui si servirono i sigg. Accad. si legge Calicut; e pare la vera lezione. Nei viaggi del Roncinotto, che andò a Calicut sopra una nave di Andrea Colombo, nipote di Cristoforo (ann. 1532), è scritto Colocut. (V. Bibliot. ital. agosto, 1819.)