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AVVERTENZA DEGLI EDITORI

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I monumenti sono ai martiri della scienza e delle grandi scoperte quel che le messe alle anime del Purgatorio: un acceleramento della loro santificazione, a queste in Paradiso, all’altre nel Valhalla della memoria dei popoli pentiti, che, in tali occasioni, hanno graziose Valkirie a versar loro idromele e birra in copia; e con tanta soddisfazione che ei ricominciano a far nuovi martiri per aver nuove feste. Ecco Genova, ecco la città di Cardenas nell’isola di Cuba elevar monumenti a Colombo; la madre e la figlia a dir così, essendo Cuba per lui nata alla luce dell’incivilimento cristiano ed europeo. Dopo 370 anni la poetessa Avellaneda compose l’inno di suffragio allo spirito del grand’uomo, che è uno dei pochi a cui sian possibili e perdonabili le distrazioni in cielo, avendo quaggiù un mondo di suo, che va vincendo l’antico, come nella ricchezza, così nel furore e nella follia.

E noi ancora, secondo la frase dei nostri