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88 | lettere di santa caterina |
colare. 1 E se voi noi farete giusta il vostro potere, vi saranno rischieste da Dio; e sopra alla ragione de’ pesi 2 vostri, averete a rendere la loro. Adunque, carissima madre, non dormite più, ma destatevi dal sonno della niegligenzia. Altro non vi dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce, Gesù amore.
LXXXVII. - A Monna Giovanna Pazza.3
Segno di carità la pazienza, virtù regina. S’attinge dal sangue liberatore. Inno al sangue. Nobili imagini della sua ebrezza, tra mezzo traslati meno gentili del solito, ma non ricercati, e sgorgano da soprabboudanza d’ingegno e d’affetto.
Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
Carissima figliuola in Cristo dolce Gesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Gesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio di vedervi portare lealmente ciò che il nostro dolce Salvatore vi permette. E a questo cognoscerà la Vita eterna, che tu l’ami; però che altro segno non gli possiamo dare del nostro amore, se non di amare caritativamente ogni creatura che ha in sé ragione,
- ↑ Forse le più agiate si facevano venire di fuori qualche boccon ghiotto. Così fin da’ tempi di Paolo, alla cena del Signore era già entrata disuguaglianza di cibi ingiuriosa.
- ↑ Onus per fallo, nella Bibbia, come debito.
- ↑ Compagna più volte ai viaggi di Caterina, che in altre sue lettere la rammenta. Incerto se da’ Pazzi di Firenze o de’ Cinughi nobili di Siena, ch’erano un ramo de’ Pazzi. Nel 1260 tramutatisi da Firenze; dei nomi di Cino e d’Ugo, figliuolo e padre, fattosene il casato. Niccolò padre di Giovanna, fondatore nel 1310 della certosa di Belriguardo, chiamasi nei documento Cini Ugonis; onde arguirebbesi che il nuovo cognome non era ancora divalgato, e che però la figliuola potesesi nominare de’ Pazzi. Aggiunge il Barlarnacchi the le compagne di Caterina erano tutte di Siena.