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82 lettere di santa caterina

E noi non potiamo notricarci di questo latte che traiamo dalla madre della carità, senza pena. E differenti sono le pene. Onde spesse volte sono pene di grandi battaglie o dal dimonio, o dalle creature, con molte persecuzioni, infamie, strazi e rimproverii. Queste sono pene in loro, ma non sono pene all’anima che s’è posta a notricare a questo dolce e glorioso petto, onde ha tratto 1 l’amore, vedendo in Cristo crocifisso l’amore ineffabile che ci ha mostrato col mezzo di questo dolce e amoroso Verbo. E uell’amore ha trovato l’odio della propria colpa, e della legge perversa sua, che sempre impugna contra allo spirito. Ma sopra l’altre pene che porta l’anima, che è venuta a fame e desiderio di Dio, sì sono i crociati e amorosi desiderii che ha per la salute di tutto quanto il mondo. Perocchè la carità fa questo, che ella s’inferma con quelli che sono infermi, e è sana con quelli che sono sani; ella piagne con coloro che piangono, e gode con coloro che godono; cioè, che piagne con coloro che sono nel tempo del pianto nel peccato mortale, e gode con quelli che godono che sono nello stato della Grazia. Allora ha presa la carne di Cristo crocifisso, portando con pene la croce con lui; non pena affliggitiva che disecchi l’anima, ma pena che la ingrassa, dilettandosi di seguitare le vestigio di Cristo crocifisso, E allora gusta il latte della divina dolcezza. E con che l’ha preso? con la bocca del santo desiderio; in tanto che, se possibile gli fusse

  1. Dante:

    Per le fosse degli occhi ammirazione
    Traen di me....
    Grato e lontan digiuno
    Tratto, leggendo nel magno volume...
    (in Dio).