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72 lettere di santa caterina

debbono stare, cioè amarle per la gloria e loda del nome di Dio. Chi ’l passa questo scoglio? l’obediente, osservando il voto della povertà volontaria.

Sicché dunque vedete che non bisogna di temere di veruno scoglio che sia, avendo voi il vento 1 della vera obedienzia. L’obediente gode, perocché non naviga sopra le braccia sue, ma sopra le braccia dell’Ordine. Egli è privato della pena affliggitiva, perocché ha morta la propria volontà che gli dava pena; perocché tanto e’ è fadiga ogni fadiga, quanto la volontà 2 gli pare fadiga. Ma all’obediente, che non ha volontà, la fadiga gli è diletto, e i sospiri gli sono uno cibo, e le lagrime beveraggio. E ponendosi alle mammelle della divina Carità, trae a sé il latte della divina dolcezza per lo mezzo di Cristo crocifisso, seguitando in verità le vestigie e la dottrina sua. O obedienzia, che sempre stai unita nella pace e nella obedienzia del Verbo, tu se’ una reina coronata di fortezza; tu porti la verga della lunga perseveranzia; tu tieni nel grembo tuo i fiori delle vere e reali virtù; ed essendo l’uomo mortale, tu gli fai gustare il bene immortale; ed essendo umano, il fai diventare angelico, e d’uomo, angelo terrestre. 3 Tu pacifichi e unisci i disordinati; e chi t’ha, 4 sempre è suddito alli più minimi; e quanto più si fa suddito, più è signore; perocché signoreggia la propria sensualità, e ha spento il fuoco con la divina carità, pe-

  1. Secondo dicesi del vento favorevole; e l’obbedienza seconda la legge del bene, e chi in nome di lei ci indirizza al cammino.
  2. Alla volontà pare. Modo della lingua parlata che forma meglio il pensiero, che al dire aggiunge asseveranza.
  3. Non solamente lo lai partecipe delle qualità angeliche, ma Angelo.
  4. La stampa: l’ha.