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44 | lettere di santa caterina |
lume e versane l’olio; perocché non v’è lume di carità, e uon v’è olio di vera umilità. E queste sono quelle cotali di cui disse il nostro Salvatore: «lo non vi cognosco, e non so chi voi vi sete». Adunque io voglio che siate forti e prudenti 1. Tenete il cuore vostro, e fate che sia lampana dritta. E come la lampana è stretta da piedi e larga da capo, così il cuore e l’affetto si debbe restringere al mondo e 2 ogni diletto e vanità e delizie e piacere e contento 3 suo. E debbe essere larga da capo; cioè che il cuore, l’anima e l’affetto sia tutto riposato e posto in Cristo crocifisso. Vestitevi 4 di pene e d’obbrobri per lui: unitevi e amatevi insieme.
E voi, madonna l’abbadessa, siate madre e pastore, che poniate la vita per le vostre figliuole, s’el bisogna. Ritraetele dal vivere in particolare 5 e dalla conversazione; le quali cose sono la morte dell’anime loro e disfacimento di perfezione. Nella conversazione fate che voi gli siate uno specchio di virtù, acciocché la virtù ammonisca più che le parole. Bagnatevi nel sangue di Cristo crocifisso. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce, Gesù amore.
- ↑ Prudenza senza forza è paura; forza imprudente, mattia.
- ↑ Può stare anche senza un altro a, leggendo quasi a ’l mondo, e ogni; come diciamo: per l'amor di Dio e la carità della patria tralasciando il per l’altra volta.
- ↑ Può esserci gradazione crescente se intendasi per diletto il primo senso che gli ascetici dicono dilettazione o compiacimento: per vanità lo svagolarsi ne’ diletti ancorché non colpevoli; per delizie le delicatezze che fiaccano e corrompono; per piacere i princìpii e sequele della voluttà; per contento il tenersi abitualmente ne’ piaceri, il non mirare più alto, contentandosene vilmente e profondandosi in quelli.
- ↑ Il traslato della veste ne’ libri sacri è frequente. In un salmo: Induam salutari — Induam confusione».
- ↑ Non la solitudine meditante, ma i crocchi appartati, o il superbo dividersi dalle pari. Senti la popolana.