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378 | lettere di santa caterina |
rità? Quand’egli infonde e dona la sua ardentissima carità nell’anima. Questo è quel dolce cento, senza il quale non potemmo avere vita eterna; e con esso, non ci può esser tolta la vita durabile. Adunque io vi prego dolcemente che voi cresciate e non menomiate nel santo proponimento e buono desiderio, il quale Dio vi ha donato. Così desidera l’anima mia che facciate. Non dico più. Dio vi doni la sua dolce eterna benedizione. Io, inutile serva, a tutti mi raccomando.
E io Giovanna Pazza1 e tutte l'altre, preghiamo che noi tutte moriamo infocate d’amore. Gesù dolce. Gesù amore.
Fine del volume secondo
- ↑ La Pazzi a cui Caterina dettava.