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306 | lettere di santa caterina |
liato, e con tanta ardentissima carità correre all’obbrobriosa morte della croce! Or di questo, dunque, dolcissimo amore desidera l’anima mia che siate vestita; perocché senza questo non potreste piacere a Dio né avere la vita della Grazia.
Fovvi assapere le dolci e buone novelle; perocché il dolce nostro Cristo in terra, il santo Padre ha mandata una Bolla a tre religiosi singulari,1 cioè al Provinciale de’ frati Predicatori, e al ministro de’ frati Minori, e a uno nostro frate servo di Dio: e ha loro comandato che sappiano e facciano sapere per tutta Italia e in ogni altro paese che essi possono e debbono investigare coloro che volessero e avessero desiderio di morire per Cristo oltre mare, e andare sopra gl’Infedeli: e tutti gli debbano scrivere e rappresentare a lui: dicendo che se truova la santa disposizione e l’acceso desiderio2 de’ Cristiani, che vuole dare aiuto e vigore colla potenzia sua, e andare sopra gl’Infedeli. E però vi prego e costringo da parte di Cristo crocifisso che vi disponiate e accendiate il vostro desiderio, ognora che questo dolce punto verrà, di dare ogni aiuto e vigore che bisognerà, acciocché il luogo santo del nostro dolce Salvatore sia tratto dalle mani delle dimonia, acciò che partecipino il sangue del Figliuolo di Dio, come noi. Pregovi umilmente, madre mia, che none schifiate di rispondere a me il vostro santo e buono desiderio che avete verso questa santa operazione. Altro non dico. La pace e la Grazia dello Spirito Santo sia sempre nell’anima vostra. Permanete nella santa dilezione di Dio, e perdonate alla mia presunzione.
Gesù dolce, Gesù amore.