Pagina:Lettere - Santa Caterina, 1922.djvu/303

288 lettere di santa caterina

al termine della morte ci riposa nel letto,1 mare2 pacifico della divina Essenzia, dove noi riceviamo l’eterna visione di Dio. Questo parbe che volesse dire la dolce bocca della Verità in su ’l legno della santissima croce, quando disse: «In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum». Gesù dolce, tu se’ nel Padre; ma non noi, perocché, come membri putridi, per lo peccato eravamo privati della Grazia: sicché fa detta 3 per noi, perocché4 la stretta compagnia che fece coll’ uomo, che divenuto 5 una cosa con lui, reputava suo quello che era nostro. fuoco d’amore! Io non voglio dire più, perocché non mi resterei infino alla morte, se non che io vi vegga segato per mezzo.6

Ricevetti la vostra lettera, e intesi ciò che diceva del dubbio che avete. Ratto, per la grazia di Dio, il dichiareremo insieme. Son certa che la divina providenzia non vi farà stare senza frutto, non tollendolo7 con la vostra coscenzia, ma largo e in perfetta umilità. Così voglio e prego teneramente, come figliuolo, che facciate; ed io, come misera miserabile madre, v’offerirò e terrò dinanzi al Padre eterno Dio. E se mai fui affamata dell’anima

  1. Pare accenni all’imagine del letto de’ fiumi e del mare; che starebbe con la larghezza d’amore figurata di sopra.
  2. Dante:

    «E la sua volontade e nostra pace:
    Ella e quel mare a cui tutto si move
    Ciò ch’ella cria, e che natura face».

  3. Quella parola. Comunemente: l’ho detta, a dirvela.
  4. Avrebbe a dire: per quella stretta, o per la solamente. E anco il che seguente sarebbe da togliere.
  5. La stampa: divenuta. Com’uomo, raccomandava lo spirito proprio al Padre, nel quale era come Dio.
  6. Vi vorrei tanto presto d’amore, che foste pronto a ogni tormento, e io sicura di ciò, come se vi ci vedessi. Accenna forse ai supplizii ottomanni de’ quali rinnovaronsi anco più tardi gli esempi sopra gli eroi cristiani.
  7. Non lo sottraendo a voi stesso con angusta e fredda coscienza.