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lettere di santa caterina 285

qual gloria troverai e riceverai il frutto d’ogni fadiga portata per gloria e loda del suo nome. Or questo è il modo, carissimo figliuolo, da venire a perfetta virtù, e vincere la fragilità, ed a perseverare infino alla morte. Senza la perseveranzia l’arbore nostro non producerebbe il frutto. E però ti dissi che io desideravo di vederti costante e perseverante, acciò che mai non vollessi il capo addietro. Altro non ti dico. Hotti fatto menzione dell’arme, acciò che tu sia proveduto quando si leverà il gonfalone della santissima croce; onde io voglio che tu sappi che arme ti conviene avere. E però fa’ sì che tu la procacci ora fra i Cristiani;1 e comincialati ad usare, ch’ella non sia rugginosa quando anderai sopra gl’infedeli. Permani nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce. Gesù amore.

CXXIX. — A Frate Bartolommeo dell’Ordine de’ Predicatori in Fiorenza.

Parole di Gesù a Caterina. Veste e cibo e letto d’amore. Desidera vedere il frate segnato per lo mezzo. Che il vescovo di Firenze non le risponde.

Al nome di Gesù Cristo crocifìsso e di Maria dolce.

A voi, dilettissimo e carissimo fratello e figliuolo in Cristo dolce Gesù, io Catarina, serva e schiava

de’ servi di Dio, scrivo e confortovi nel prezio-

  1. Prima che alla crociata contro gl’infedeli, accingiti alla guerra contro le tue passioni. Il finale esito delle guerre tra i popoli dipendo da causemorali: il men cattivo, o colui che farà gli uomini men cattivi (anco che cattivo egli stesso), è chi vince.