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lettere di santa caterina 219

per veruno vento contrario di veruna tribolazione persecuzione che desse il mondo o il dimonio: ma virilmente coll’affetto della virtù e della perseveranzia1 e la memoria del sangue di Cristo, le passiate2 tutte; né per detto di neuna creatura si remova questo desiderio, che giungono3 con detti e con gli iniqui consigli loro. Onde voi sarete sposa fedele e ferma, fondata sopra la viva pietra, Cristo dolce Gesù. Non perderete il vigore, e la parola non verrà meno nella bocca vostra; anco, l’acquisterete; però che non debbe diminuire la4 virtù ne l'ardire in colui che desidera e vuole acquistare virtù, ma debbe crescere. Ricordomi che secondo il mondo, vi sete fatta temere, e messovi sotto piedi ogni detto e piacere degli uomini: e questo è fatto solo per lo miserabile mondo. Non debbe adunque aver meno vigore la virtù; ma per una lingua, ne dovete aver dodici, e rispondere arditamente a’ detti del dimonio, che vuole impedire la salute vostra. E se terrete silenzio sarete ripresa nell’ultimo dì; e detto sarà a voi: maledetta sia tu che tacesti! E però non aspettate quella dura reprensione. Son certa (se vorrete seguitare l’Agnello derelitto e consumato in croce per la via delle pene, strazi, obbrobri e villanie), che non terrete silenzio.

Voglio dunque che seguitiate lo sposo vostro Cristo, e con ardito e santo desiderio entriate in

  1. Dice affetto della perseveranza, perché costanza non è senza amore, né amore incostante è verace.
  2. La stampa: passate.
  3. Pare sbaglio: se non- s’intenda giungere per cogliere assalendo, e non si sottintenda le creature, nominate lì accanto nel singolare, ma in forma da potervisi applicare il noto uso del plurale accoppiato ai nomi collettivi. Potrebbesi anco il giungono recare al mondo e al demonio, più lontani.
  4. La stampa: le.