Pagina:Lettere - Santa Caterina, 1922.djvu/231

218 lettere di santa caterina

rile; anco mostrereste 1 grandissima viltà: e il mio desiderio è di vedervi virile. E però vi dissi, che io desideravo di vedervi vero combattitore posto in questo campo della battaglia, e singolarmente in questa battaglia nuova che voi avete ora per la disposizione della Contessa. Il dimonio s’avvede della perdita sua, e però vi fa dare tanta molestia alle2 creature. E però confortatevi, e uccidete 3 ogni parere del mondo; e viva in voi Cristo crocifisso. Altro non dico. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce, Gesù amore.

CXV. — A Monna Isa, Figliuola che fu di Giovanili d’Agnolino Salimbeni. 4

La gran signora, che spregiava i giudizi de’ minori per alterezza, non curi le dicerie, e diasi a Dio. Tre volte ripete le parole ardire e perseveranza.

Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

Carissima figliuola in Cristo dolce Gesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Gesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo; con desiderio di vedervi sposa ferma e fedele, e che non vi volliate al vento, come fa la foglia. Non voglio che così si volla l'anima vostra, ne ’l santo desiderio,

  1. La stampa mostrerete.
  2. Per quel ch’ora direbbesi dalle.
  3. Recidete da voi. Dante: ogni affetto deciso, dall’odiare Dio; cioè che l’uomo non può odiare l’Ente necessario. Altrove la frode uccide il vincolo naturale d’amore.
  4. Congettura il Burlamacchi, sia questa la moglie di Paolo Trinci, de’ signori di Fuligno. Isa o Lisa da Elisabetta.