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lettere di santa caterina | 161 |
la misericordia di Dio fare pace con l’uomo, e della colpa commessa si conveniva pur fare vendetta; mandocci il Verbo dell’unigenito suo Figliuolo, come nostra pace1 e tramezzatole. E ’l Figliuolo di Dio prese le nostre iniquitadi, e punille sopra il corpo suo, siccome nostra pace e tramezzatore che egli fu. E dove le punisce? In su la dolorosa, penosa e obrobriosa morte della croce. Sicché vedete che Dio col mezzo del suo Figliuolo ha fatto pace coll’uomo; ed è sì perfetta questa pace e sì compita, 2 che poniamo3 l’uomo ricaggia in guerra pel suo peccato e defetto,4 egli ha lassato il sangue; il qual sangue riceviamo nella santa confessione, e ogni dì il possiamo usare, e avere tanto quanto
piace a noi. Poi, dunque, che tanto di grazia e misericordia abbiamo ricevuta da Dio, non voglio che siamo ingrati né cognoscenti; ma voglio che seguitiate le vestigio di Cristo crocifisso; acciocché voi vi possiate pacificare con lui seguitando le sue vestigio, come detto è: perocché altrimenti, stareste in continua dannazione. Io ho detto che Dio per mezzo del Figliuolo suo, e il Figliuolo per mezzo del sangue, ci ha tolta la guerra e data la pace: così dice? io a voi, cioè che col mezzo della virtù vi converrà levare la guerra e fuggire l’eterna dannazione: altrimenti,, sareste confusi in questa vita e nell’altra.
- ↑ Dante, della redenzione: «Della molt’anni lagrimata pace».
- ↑ Compito è più di perfetto, in quanto questo secondo, giusta l’origine, non vale, che fatto insino alla fine; ma il compimento e la compitezza è al fine quasi corona. Senonchè perfezione in altro senso è assai più.
- ↑ Per poniamoche, quantunque. Così avvegna per avvegnaché.
- ↑ In alcuni dialetti tuttavia per difetto. Poteva in antico aver senso più grave di peccato, come a noi delitto, che ai Romani sonava men grave, dice misfatto. E invero la colpa è mancanza, vuoto, negazione, più o meno profonda. Lettere di S. Caterina - Voi. II.