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lettere di santa caterina |
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gnoscimento non si vuole ragguardare in su l’arbore della croce, dove si manifesta tanto caldo d’amore. Dolce e soave dottrina, piena di frutti che danno vita; dove è larghezza, in tanto che ha aperto e stracciato il corpo suo: per larghezza ha svenato sé medesimo, e fattoci bagno e battesimo del sangue suo. Il quale battesimo ogni dì possiamo e debbiamo usare con grande amore e continua memoria: che siccome nel battesimo dell’acqua si purifica l'anima dal peccato originale, e dàle la grazia; così nel sangue laveremo le nostre iniquitadi e impazienzie; e morravvi ogni ingiuria; e non la terrà a mente, né vorrà la vendicare, ma riceverà la plenitudine della grazia, la quale Grazia il menerà per la via diritta. Dico dunque, che vedendo questo, l'anima non si può tenere che al tutto non anneghi e uccida la sua perversa volontà sensitiva, che sempre ribella a sé1 e al suo Creatore: ma, come innamorato dell’onore di Dio e della salute della creatura, non ragguarda sé; ma farà come l’uomo che ama, che il cuore e l’affetto suo non sarebbe trovato in sé, ma in quello che2 egli ha posto l’amore suo. Ed è di tanta virtù l’amore, che di colui che ama e della cosa amata fa uno cuore e uno affetto; e quello che ama l’uno, ama’ l’altro. Perocché se vi fosse altra divisione d’amore, non sarebbe perfetto. E spesse volte ho veduto, che quello amore che averemo3 ad alcuna
- ↑ Bello che la perversa volontà sia ribelle e sé stessa. La guerra è io lei, in quanto in lei è impressa l’imagine della verità.
- ↑ Manca l’in: solito idiotismo. Nel Petrarca sovente è detto che il cuore suo non è già più seco, ma nella donna ch’egli ama.
- ↑ Non si ha già a leggere avemo: ma ho veduto, averemo, e trovassimo, sono sconcordanze che fanno logicamente armonia.