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lettere di santa caterina 141

giono nella morte e nella amaritudine; vogliono fermezza e stabilità, e dilungarsi dalla pietra viva. Or vedi dunque, carissimo figliuolo, quanta differenzia egli è da Cristo al secolo. E però e’ veri servi di Dio, vedendo che ’l mondo non ha veruna conformità con Cristo, si studiano con ogni sollecitudine di non avere neuna conformità col mondo: anco, si levano con odio e dispiacimento; e diventano amatori di ciò che Dio ama, e non hanno altro desiderio se non di conformarsi con Cristo crocifisso, seguitando sempre le vestigie sue, affocati e innamorati delle vere e reali virtù. E quello che essi veggono che Cristo elesse per se, vogliono per loro: e per contrario ricevono;1 perocché, eleggendo povertà e viltà, sono sempre onorati. Eglino hanno pace e diletto, letizia e gaudio ed ogni consolazione, privati d’ogni tristizia. E non me ne maraviglio; però che sono conformati e trasformati2 con la somma eterna Verità e Bontà di Dio, dove si contiene ogni bene, dove s’adempiono i veri e santi desiderii.

Adunque bene è da seguitarlo, e al tutto levarsi via e tagliarsi3 da questa tenebrosa vita. Il coltello dell’odio e dispiacimento di voi, e l’amore

  1. Assoluto, come il latino accipere. Cercano quel che pare ad altri il dolore, e ricevono consolazione.
  2. Non propongo trasformare, com’è sopra; perché l’una idea entra nell’altra, quando nel suo sapiente disordino le confonde l’affetto. E può ben dirai che alla prima trasformazione dell’anima nel bene, seguendo l’intima conformazione, da questa si genera una trasformazione più alta. Ascensiones in corde suo disposuit.
  3. Il comune decidere e il moderno decidersi, rende ragione di questo traslato. Più ardito, e forse più contorto, in Dante: «Alcun bene, In tutto dall’accorger nostro scisso. — Da quello odiare (Dio) ogni affetto è deciso