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lettere di santa caterina 123

per propria utilità ama se; e ciò che egli ama, ama per se, e non per Dio: diletti, piacimenti,1 stati, onori e ricchezze. E che vendetta è questa? E una vendetta di tanta dolcezza che lingua non è sufficiente a dillo: che dall’amor proprio che dà morte, viene all’amore divino che gli dà vita; dalla tenebra e odio e dispiacimento2 della virtù, viene alla luce e amore delle virtù: in tanto che elegge innanzi la morte, che volere lasciare la virtù. Anco, si dà a tenere tutti quelli modi e quelle vie per le quali vede che possa venire a virtù, e conservare la virtù in sé. E perché e’ diletti sensitivi e la delicatezza del corpo, e la conversazione di cattivi e perversi secolari vede che gli sono nocivi; però li fugge Con tutto il cuore: e con tutto l’affetto, del corpo fa ’l contrario, 3 e fanne vendetta, macerando colla penitenzia,4 col digiuno, vigilie e orazioni e discipline, quando singolarmente vedesi d’aver bisogno; cioè quando la carne volesse ribellare allo spirito. La volontà vendica colla morte; però che l'uccide, sottomettendola a’ comandamenti di Dio e a’ consigli che Cristo Figliuolo unigenito di Dio ci lassò con essi5 comandamenti. E così si veste

  1. Pare più generale qui di piaceri; ogni compiacimento ne’ beni esteriori.
  2. Non solo la fuga dal bene, ma pure il tedio e la negligenza nel riceverlo, è più che principio di male.
  3. La stampa con tutto el cuore, e con tutto l'affetto del corpo fa el contrario. Potreboesi dividere in modo che al fuggire si recasse il cuore e l’affetto, facendo punto prima del corpo; ma c’è un’idea di più, e bella, intendendo che l’affetto sia quello che vegili allo mortficazioni del corpo, acciocché non diventino accanimento selvaggio, disperato, diffidente della misericordia di Dio. Il senso, così inteso, è: fa il contrario di quello che il corpo pretende, ma lo fa per affetto al piacere vero e supremo.
  4. Include ogni astinenza e dolore patito per ragione degna.
  5. Ci lasciò insieme coi comandamenti stessi, facendo del generoso consiglio allo stretto precetto corollario e corona.