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118 lettere di santa caterina

cioè nella capa del conoscimento di loro medesimi, che è1 quella cella nella quale l’anima debbe abitare. Nella quale cella trova un’altra cella, cioè la cella del cognoscimento della bontà di Dio in se. Onde dal cognoscimento di sè trae una vera umiltà, con odio santo dell’offesa che ha fatta e fa al suo Creatore: e per questo viene a vera e perfetta pazienzia. E nel cognoscimento di Dio, che ha trovato in se, acquista la virtù dell’ardentissimaa carità: onde trae santi e amorosi desideri. E per questo modo trova la vigilia e continua orazione.2 Cioè, mentre che sta rinchiusa in così dolce e gloriosa cosa quanto è il cognoscimento di sé e di Dio. Vigila, dico, non solamente dell’occhio del corpo, ma dell'occhio dell’anima; cioè, che l’occhio dell’intelletto non si veda mai serrale, ma sempre debba stare aperto nel suo obietto e amore ineffabile. Cristo crocifisso: e ivi trova l’amore, e la colpa 3 sua propria. Perocché, per la colpa Cristo ci donò il sangue suo. Allora l’anima si leva con grandissimo affetto ad amare quello che Dio ama,

e ad odiare quello che egli odia. E tutte le sue operazioni drizza in Dio, e ogni cosa fa a gloria e loda del nome suo. E questa è la continua orazione, della quale dice Paolo: «Orate senza intermissione». Or que-

  1. Manca l’è nella stampa.
  2. Notisi questa mirabile storia del progresso interiore. Studiare sé medesimi; nella verità e nel bene che in noi ritroviamo, riconoscere Dio: quindi non insuperbire, ma umiliarci: dell’umiltà attingere non viltà, ma coraggio di pazienza; dalla pazienza prendere non inerzia fredda, ma fervore d’amore; dell’amore le opere di pietà. Questo è l’ultimo frutto; la prima radice è lo studio di sé.
  3. L’amore di gratitudine alla redenzione ci fa sentire la gravezza del male dalla redenzione espiato. Così la riavuta sanità ci la meglio misurare la malattia superata. Ma qui s’inchiude eziandio una verità più profonda. La rivelazione cristiana ci scopre il segreto del fallo originale, tormento della pagana filosofia.