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lettere di santa caterina | 105 |
XCI. — A Monna Agnesa moglie di Pipino Sarto.
Pazienza lieta in amore. Orazione madre.
Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
Carissima figliuola in Cristo dolce Gesù. Io Catarina serva e schiava de’ servi di Gesù Cristo, scrivo a te nel prezioso sangue suo; con desiderio di vederti crescere in uno desiderio santo e in una pazienzia vera, per siffatto modo, che mai non ti scordi 1 della dolce volontà di Dio; ma con una allegrezza ti sappi conformare2 in ogni tempo che Dio ti dà, e con allegrezza annegarti nel sangue di Cristo crocifisso, e ine fare il tuo riposo, e ogni tua abitazione.3 In questo glorioso sangue riceverai il lume; però che nel sangue si consuma 4 la tenebra. Riceverai nel sangue la vita della Grazia; però che nel sangue ci tolse la morte: e gusterai nel sangue il frutto della ardentissima carità. Perocché per amore fu sparto; e anco, l'amore fu quello, che ’l tenne confitto e chiavellato in croce; però che non erano sufficienti e’ chiovi, se l’amore non l’avesse tenuto; ma l’amore il tenne. Or di questo amore voglio che tu ti vesta. E volendotene vestire, ti conviene bagnare nel sangue di Cristo crocifisso: e così voglio che tu faccia. Sii sollecita all’orazione santa, al luogo e al tempo suo, quando tu puoi; però ch’ella è quella madre che nu-
- ↑ Ti discordi dalla.
- ↑ Accomodarti a quelle ohe l’inelegante linguaggio moderno direbbe circostante. Coll’ in conformarsi ha più valore che al solito modo coll’a.
- ↑ Non solo il riposo dalla stanchezza delle dolorose fatiche, ma il luogo abituale del vivere.
- ↑ Dante per contrario: «Lo giorno d’ogni parte si consuma» (la luce, al cadere del sole).