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104 lettere di santa caterina

serve al mondo e alle delizie e diletti suoi. Abbiamo ancora veduto per che cagione non hanno conformità insieme, cioè perchè sono molto di lunga l’uno da l'altro. Cristo ama la virtù, e odia il peccato: e tanto l'amò e odiò, che, per vestircene noi, spogliò sé della vita, fabbricando le iniquitadi nostre sopra il corpo suo, con molti flagelli e pene, e vergogna e vituperio e nell’ultimo la penosa morte della croce. Poi, dunque, che tanto gli dispiace il peccato, dobbianlo fuggire e odiarlo infino alla morte; però che in altro modo non offende1 l'anima, se non in amare quello che Dio odia, e in odiare quello ch’egli ama.

Or leviamo dunque il santo desiderio, e con affetto d’amore serviamo a Dio, spogliando il cuore d’ogni vanità e d’ogni amore disordinato di figliuoli, di marito, e di ricchezze. E possedetele e amatele come cose prestate a noi; però che ogni cosa n’è dato in presto e per uso; e tanto ne bastino2 quanto piace a Dio che ve l'ha date. Cosa sconvenevole è a possedere la cosa che non è sua per sua; ma la divina Grazia è nostra, e dobbianla possedere per nostra. Bene è veramente nostra la cosa che né dimonio ne creatura ci può tollere se noi non vogliamo; e bene è ignorante colui che esso medesimo si priva di così grande tesoro. Or non ce ne facciamo caro,3 poiché n’è così grande dovizia. E acciò che meglio ’l possiate avere e conservare, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, e bagnatevi nel prezioso sangue suo. Non dico più. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Gesù dolce. Gesù amore.

  1. Pecca.
  2. Contentiamoci che tanto ci durino quanto Dio vuole.
  3. Non ne siamo avari a noi stessi.