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102 lettere di santa caterina

cezza e inestimabile dignità di questo dolce servire a Dio. Bene dobbiamo dunque con vera e perfetta sollicitudine servirgli con tutto il cuore e con tutto l’affetto.

Ma attendete, che questo signore non vuole compagnia, nè vuole essere servito a mezzo, ma tutto; però che impossibile sarebbe a servire a Dio e al mondo. E così disse Cristo benedetto: «Neuno può servire a due signori; però che servendo l’uno, egli è in contente all’altro». Perché non hanno conformità insieme. Il mondo dà tutto il contrario che quello che noi abbiamo detto; però che chi serve alla propria sensualità, delizie, stati e ricchezze, onori e diletti sensitivi, o figliuoli o marito, o alcuna creatura, d’amore sensuale, cioè d’amarli per propria sensualità fuore di Dio; egli gli dà la morte, cecità, nudità; però che fa privare del vestimento della carità, e dagli vergogna, perdendo la sua dignità. E ha venduto il suo libero arbitrio al mondo, al dimonio, e legatolo alla servitudine del peccato, ponendo l’affetto e l’amore suo in cosa che è meno di sé. E però pecca offendendo Dio; però che tutte le cose create sono fatte perché servano a noi, e noi per servire a Dio. Dandomi dunque a servire a loro fuore di Dio, offendendo, divento servo e schiavo del peccato, che non è; e divento non ca velie, però che son privato di Dio, che è Colui che è.

Convienci dunque al tutto renunziare al mondo, e servire a Dio. Ma perché è tanto contrario il mondo a Dio? Perché Cristo benedetto e’ invita e e’ insegna a servirlo con povertà volontaria; però che se l'uomo possiede le ricchezze attualmente, non le debbe possedere mentalmente, cioè col desiderio, ma debbesi spogliare l’affetto d’ogni cosa terrena.