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LETTERE

anzi è al contrario, poich’ella facendosi compagna dei dispiaceri quelli rende men fastidiosi, e non è cosa al mondo tanto molesta, che ’l marito e la moglie concordi, non la facciano men noiosa. Chi meglio della moglie, e con più amore governa il marito nelle sue infermità? chi più s’affatica, e con più affetto del marito nelle indispositioni della moglie? certo niuno, e questo per l’amor grande, ch’è tra loro: e per acquistar maggiormente l’una la gratia dell’altro, e l’altro dell’una, poiche desidera più la moglie d’esser amata dal marito, e ’l marito dalla moglie, che non desidera il padre d’esser amato dal figliuolo. E che la moglie ami più teneramente il marito che non fanno tutte le altre creature del Mondo, testimonio ne rende Alceste moglie del Rè Admeto. Ch’essend’egli infermo con pericolo della vita, e havendo detto l’Oracolo, ch’ei morirebbe quand’alcun de’ suoi non havesse eletto di morir per lui, ella per salvar la vita del caro marito (& era pur giovene) si contentò di morire, cosa, che non fece nè la madre, ne i fratelli, nè altri suoi parenti, benche vecchi, e che ’l marito ami anch’egli la moglie più di chiunque si sia ce lo dimostra Tiberio Gracco Romano, il quale più tosto che morisse Cornelia sua moglie elesse di morir egli stesso; e per questo appresso gli antichi tanto giuditiosi fu prima honorata Giunone, poi Venere e Cupido, volendo significare, che ’l matrimonio figurato per Giunone de[e] andar innanzi à tutti gli altri piaceri, e veramente con ragione perche ’l matrimonio non sol’è buono per se stesso; ma è necessa-


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