troppe fiamme son queste per un sol petto, e per un sol cuore. Risparmia ò stolto alcuna parte e di quelli, e di queste, e poi fà di te stesso, e di lor prove, piagando, & ardendo questa fiera, che sdegna di vedere come per lei piagato, & arso io mi viva. Vedi ò Amore, che troppo all’honor tuo disdice, che si dica, che tu, che vinci ogniuno, e se da ogniun temuto, trovi donna così altera, che non cura la tua forza, così dura, che non teme gli tuoi strali, e così fredda, che disprezza il tuo fuoco. Vincila hormai, doma il suo orgoglio, forte e giusto Signore, spezza quell’indurato scoglio della sua crudeltà, distruggi il freddo Verno della sua ostinatione, e non comportar ch’ella si vanti, che nulla puoi. Non basta, ch’ella habbia di neve il seno senza haver di ghiaccio il cuore? ma dove mi trasporta la mia doglia? scrivo ad Amore? perche scrivergli, s’egli è meco, Signora per voi hò scritto, voi leggete, e dalla confusion dei mio dire considerate la confusion del mio essere.