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LETTERE

Della Militia, e d’Amore.


V

ALOROSO giovene, infinite volte hò udito à dire, che Amor è alla militia conforme. L’arte della guerra non vuol persone timide; ma corraggiose. Amor i vili dal suo Regno discaccia. La Militia, & Amore s’accordano nell’elegger chi nella servitù loro mai non si stanchi, e vogliono, che in ogni tempo, e ’n ogni luogo sappian durar fatica non meno quando agghiaccia, che quando avampa il Mondo il buon soldato, e ’l buon amante bisogna, che sappiano mover cauto il piede, far viaggi occulti, strade palesi, dormir alla campagna, dar assalti, ritirarsi à tempo, patir il male patientemente, contentarsi di poco bene per ricompensa, saper andar più per le tenebre, che per la luce, haver tallhora nell’animo un essercito di pensieri diversi, e confusi, parte de i quali affermi la vittoria, e ’l premio della fatica, e parte faccia disperar ogni bene mettendo il tutto per difficile, e per impossibile da ottenersi. Convien, che ’l Soldato, e l’amante sappiano rubbar accortamente, e diligentemente nasconder la preda, far bottini alcuna volta non aspettati, saper ogn’un d’essi ne’ suoi conflitti usar gli inganni, gli stratagemi, premiar ben chi serve, e sopra tutto le spie, nelle cui mani stà il dare, e ’l tor la vittoria, sopportar con ogni sorte d’humiltà, e di pacienza quegli le minaccie, le parole severe, aspre, pungenti, e ’l ciglio cruc-


cioso