Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
di, che impaziente di vederla, s’era inoltrato a Uopini, Villa del vostro Signor Gran Priore Cavaliere Alessandro Pieri. Quivi smontata di Calesso, vide schierate cento venti Dame, quali, per quanto accorda la Legge della rinnovata Prammatica, spiegarono nella pulizia della lor gala la sincerità di loro allegrezza, e contento; e subbito ricevè dalle Signore Contessa Bichi, e Maria Bulgarini l’espressioni del publico ossequio, e delle preci, che comunemente si facevano a Dio, ed alla nostra gran Madre, per la prosperità di sua Salute; furono tutte l’altre accolte con affabilità propria del Reale suo Cuore; indi ritiratasi in Camera, e deposto l’Abito da viaggio, si fece servire e d’altra mantiglia, e d’altro Assetto per la Testa.
In questo tempo avvisati gli Ambasciadori del Pubblico a Torre Fiorentina, si portarono col nobilissimo Corteggio dell’accennate Camerate, e Cavalieri a Fontebecci, e furono dopo reciprochi Complimenti introdotti dal Signor Senatore Gino Capponi all’Audienza di S. A. R. dalla quale furono benignamente ricevute le loro espressioni, dichiarandosi avere al pari della stima, che sempre ha tenuto per questo Pubblico, tutta l’attenzione per significargliela in ogni riscontro; ed alternando reciproche espressioni i nostri di rispetto, e di gioia, Ella d’un buon genio, ed amore, furono licenziati.
Entrò subito l’A. S. R. nella Muta con Madama Ottavia Gondi sua Maestra di Camera; seguita, oltre alla propria sua Corte, dal Treno di tutte l’altre Carrozze, e dalla Nobil Comitiva di tutt’i Sig. Ambasciadori. Precedevano la Muta gli Staffieri di S. A. R. venti Donzelli del Pubblico, cento settanta Servidori di Dame, e