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ri Marchesi Bonaventura Chigi, e Domenico Antonio Cennini, destinati dalla Balîa a portare i primi rispetti di questo Pubblico nel di Lei arrivo a questo Governo, i quali con dodici Cavalieri di Malta, e dieci altri Cavalieri della più principal Nobiltà di questa Città, spiegando tutti una nobilissima gala, si portarono serviti da sei Carrozze a Torre Fiorentina, Villa del Sig. Cavaliere Marcello Biringucci, poco distante da Fontebecci. Di questi si potè con più agio goder la lor gala, ed il loro Nobilissimo equipaggio, mentre vestiti con Abito Senatorio andavano con grave, e lento passo. Precedevano alle Carrozze sopra quaranta Servitori con nobilissime livree, e venti Donzelli. Venivano dopo le Carrozze degli Ambasciadori con fiocchi, tenendo alla portiera i loro Camerieri; poi succedevano l’altre Carrozze, nelle quali restava distribuita la nobilissima Comitiva. Il passaggio di questi per la strada, che doveasi tenere nell’Ingresso, raccolse in quella la Città tutta, e quì diede principio il Popolo a scorrere curioso per le strade, impaziente del ritardo della notte, e solo timoroso, che il vento che regnava in quel giorno impetuoso, gli facesse perdere, o minorare la consolazione di quella sera.
Sulle 22. ore, e mezza si vide incamminare alla volta di Fontebecci tutto il servizio delle Mute con tutti gli Staffieri, la Guardia degli Svizzeri, ed i Paggi cresciuti fino al numero di nove, con quattro, che ne ha presi de’ nostri, e tutti questi in gala, essendosi contentata l’A. S. R. di dispensarsi dallo Scorruccio.
Capitò frattanto la nuova, che l’A. S. R. era giunta felicemente a Fontebecci, il che seguì sull’ore 23. e mezza, accompagnata quivi, oltre il proprio servizio, da’ nostri Ambasciadori de’ Confini, e da molto Popolo a pie-