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legio di Balía gli Ambasciadori destinati a’ Confini, che furono i Signori Cavaliere Marchese Ferdinando Ballati Nerli, e Conte Niccolò Piccolomini con due camerate per ciascheduno, e furono dal primo eletti i Signori Cavaliere Bartolomeo Bendinelli, e Paris Bulgarini; e dal secondo i Signori Cavaliere Cristofano de’ Vecchj, e Rinaldo Buoninsegni. A questi Ambasciadori non furono accordati dalla Balía, che quattro Servitori per ciascheduno, e due alle Camerate. Questi tutti erano in nobilissimi Calessi, e crediatemi, che spiccava a maraviglia tanto la gala de’ loro Abiti, quanto le loro nobili, e bene intese Livree; ma questo fu un godimento di fuga, giacchè correvano per le Poste.

Questi dovevano a nome pubblico, conforme eseguirono, complimentare S. A. R. nell’ingresso di questo Stato; ma atteso che il Confino resta luogo angusto per raggirarvi Calessi, e Cavalli, e sopra tutto per minorare l’incomodo a S. A. R. si contentò riceverli a Castiglioncello colle solite naturali sue maniere d’infinita, e mai a bastanza lodata gentilezza.

Intanto si publicarono in questa mattina i ventiquattro Camerieri d’onore creati con universale applauso da S. A. R. per suo benigno Rescritto de’ due Aprile della più fiorita Nobiltà del Paese, come Voi, a cui è tutta ben nota, potrete riconoscere dalla Nota, che vi trasmetto.

Si videro dipoi all’ore venti ripiene tutte le Carrozze di Dame, le quali si portarono alla Casa della Signora Marchesa Cecilia Astalli Ghigi, e Signora Caterina Piccolomini Bandini, Dame destinate dalla Balía a ricevere l’A. S. R. nell’ingresso del suo Palazzo, a queste furono accordate due Dame di Camerata per ciaschedu-

 
 
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