Pagina:Lettera apologetica di Stefano Borgia.djvu/29

24

Romanorum temporibus repetendam esse. Così termina il dottissimo Monsig. Giambattista Passeri, vero padre della scienza antiquaria, l’erudita nota alla tav. 101. del tomo II. delle sue Lucerne, ove appunto tratta de’ caratteri corsivi, e cosi eziandio pongo io fine alle mie critiche osservazioni, dalle quali verrete in chiaro che il monumento di Ripa dee tenersi per antico per gli stessi motivi, che ve lo rendono sospetto.

Eccomi giunto al fine della mia lettera apologetica, nella quale non ò voluto se non solamente fermarmi sopra quelle cose che mi sono parute di maggior rilievo. Io caldamente vi prego a por mente alla purità del vero, che senza passione alcuna ò preteso di raccontare, nel che, se mi sarò ingannato, non mi sarà discaro di riceverne i lumi migliori. Del resto persuadetevi pure, che io non lascio di aver per voi una distinta considerazione, mentre sono con tutta la stima.

Di Voi R. P.                               Fermo 3. Settembre 1752.


Divmo, ed obbmo Servid.

Stefano Borgia.