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mo Massacciese. Io però non ne fo gran calo, imperciocché ben so, come più sotto ad evidenza vi dimostrerò, che quella lapida in tempo del Canneti, e del Tacchi non era ancora stata sformata e guasta, come è poscia accaduto nelle ultime tre linee, per opera di moderno scalpello, e che la vostra copia, peraltro fedelissima, all'autografo punto non corrisponda.

Veniamo ora al secondo argomento, cioè al Diploma d’Innocenzo III. dat. Later. an. 1199. che di bel nuovo recate in mezzo, e su cui tanto contate, conciossiachè in esso il castello di Poggio Cupo è appellato del Poggio di Cupra, leggendosi in castro Podii Cupræ, secondo vien da voi riferito nella Lettera latina stampata in Pesaro. Con questa Bolla voi credete di aver cosi ben puntellata la Massacciese iscrizione, che francamente dite esser follia il cercare altrove la Cupra Montana. Lungi da me simil franchezza in metter fuori debolissime conghietture, che pur con tuono da oracolo volete far passare per irrepugnabili dimostrazioni, vi dico nulla provare in favor vostro il testè accennato Diploma; imperocché, o la denominazione di Cupra è sufficiente a dimostrare essere stata in un luogo la Cupra Montana, oppure a nulla vale. Se il primo, dovrem dire essere state nell'antico Piceno cinque Cupre Montane, mentrechè in cinque luoghi di quello trovasi un tal nome: La prima a Ripa Transona, l'altra a Recanati, la terza nel Castel Mainardo diruto, la quarta a S. Ginesio, e la quinta a Poggio Cupo. Quanto ciò sia insussistente ognuno da per se il conosce,


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