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il miglioramento dell’umanità. Di questa lotta è sgomenta la vecchia scuola politica: inconscia dell’avvenire, teme del suffragio universale, anzi vuole restringere il limitato suffragio che ora esiste, teme ogni nuova teoria e, per evitare pericoli immaginari, ne crea dei veri e dei gravi, perchè non sa trovare altra salvezza che nel cammino a ritroso, nella restrizione delle libertà, alle quali prima era delitto il solo pensare di negare osservanza ed affetto.

Occorre dunque un coraggioso illuminato spirito riformatore, che ringiovanisca e fortifichi l’anima, che osi ridurre le spese militari e la ferma e tutti gli altri grassi stipendi, mutare radicalmente il sistema fiscale, distruggere i mille gravissimi abusi che corrompono la nostra vita amministrativa, abolire il parassitismo e soprattutto togliere, con il decentramento e le autonomie locali e con la municipalizzazione dei servizi, tute le armi spoliatrici e corruttrici di cui ora le autorità dispongono.

Alcuni si domandano, se potrà esplicarsi con le attuali istituzioni questo spirito riformatore, una volta che fino-